Coriani Paolo liuteria ghironde

 



Liutaio Coriani


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Cenni storici sulle ghironde

cartolina francese del 1900 raffigurazione di chifonie ghironda fine XVI secolo ideatori del girasson senza corde tavola del XVI secolo

 

Le parti componenti una ghironda
La Ghironda è uno strumento musicale a corda costruito tradizionalmente quasi completamente in legno, costituito da una cassa armonica di risonanza, che può avere varie forme determinate dalla sua evoluzione nel corso del tempo, da un manico - tastiera all'interno della quale passano, oggi, normalmente due corde. La tastiera è terminata, verso l'esterno dello strumento, da un cavigliere che regge i piroli per tendere ed accordare le corde che nel tempo ha avuto anch'esso forme diverse.
Dalla parte opposte della tastiera versi i 3/4 della cassa di risonanza è presente una ruota di legno in posizione perpendicolare rispetto alla cassa che fuoriesce dalla cassa stessa per circa la metà del suo diametro e sul bordo della quale sfregano le corde per essere messe in vibrazione.
La ruota è azionata da una manovella, sulla cassa si trovano poi applicati altre piccole parti dello strumento, ponticelli e cordiera che permettono il montaggio delle corde.
La tastiera e composta da una scatola e al suo interno da una serie di tasti che permettono con il loro azionamento la determinazione della lunghezza delle corde e quindi lo sviluppo del suono della melodia. Altre corde presenti sullo strumento sono disposte, sempre a contatto con la ruota che le mette in vibrazione, fuori dalla tastiera e hanno la funzione di bordoni.
La Ghironda si caratterizza anche per la presenza di un meccanismo particolare collegato ad uno dei bordoni che permette l'esecuzione di un suono ritmico oltre i suoni di melodia e bordoni, usato per ritmare a tempo la musica o comunque scandire il tempo, eseguire figure ritmiche più o meno legate alla esecuzione musicale complessiva.

I nomi della ghironda
Storicamente presente dopo la sua nascita in gran parte dell'Europa, dalla penisola Iberica a ovest fino alla Russia ed Ucraina ad est e dall'Italia a sud fino alla Scandinavia a nord, con fasi di diffusione alterne ma tuttora viva in molti paesi.
Nei secoli dalla sua origine è stata chiamata in molti modi Roda, Rota Organistrum, Sinfonia o Synfonia Chifonie, Vihuela de roda, Kinkerne.
nella penisola Iberica: Viela de rueda o Lira de rueda, Zanfona o Sanfona, Gaita
in Francia: Vielle a roue;
in Italia: Lira tedesca, Lira rustica, Lira mendicorum, Viola da orbo, Stampella, Ghironda
nei paesi di lingua tedesca: Leier, Drehleier, Radleier, Bettlerleier, Bauern leyer, Veiber leyer
nell'arcipelago Britannico: Hurdy-gurdy, Crank-lire,Beggar's lyre
nei paesi Scandinavi: Vivlira , Bondlira, Juudgiga, Hjulhrpa
in Ungheria: Forgolant, Nyenyere, Tekero, Tekerolant
in Norvegia e Islanda: Synfony, Fon
nei paesi Baschi: Zarrabete
in Polonia: Lira korbowa
in Ucraina: Relia
nei Paesi Bassi Benelux e Vallonia: Draaiolier, Tiesse di dj'va , Vierlette
in Russia Bielorussia e Boemia-Moravia: Lirja, Koljosnaja lira, Lera, Ninera

Le origini storiche
Esistono differenti ipotesi sulla nascita, sulla provenienza asiatica della Ghironda, dell'Organistrum e della Synfonia suoi predecessori. Si parla di un antico strumento a corde azionate da un arco della antica Cina dove una corda esegue la melodia ed un'altra resta di bordone, O quantomeno ipotesi che trattano di origini medio-orientali, sarebbe quindi di importazione Araba come liuti e ribeche in Spagna in seguito alle loro invasioni, un paio di fonti arabe con una lista ( sembra comunque che una attenta traduzione metta dubbio su questa informazione ) di strumenti in grado di produrre un suono continuo.
Anche le decorazioni arabeggianti degli intagli che alcune fonti iconografiche mostrano nell'Organistrum del portico della Gloria a S.Giacomo di Compostela, prima fonte iconografica certa di datazione con raffigurazione del nostro strumento, e di alcune Synfonie. Lo stesso stile di decorazione comunque, presente in tutta l'Europa nello stesso periodo storico non avvalorerebbe l'ipotesi di un origine precisamente orientale.
Anche il fatto che pur essendo presenti ed usati strumenti in grado di produrre suoni continui o lo stesso uso musicale del bordone, non si trova ai nostri giorni in Asia uno strumento dove il suono è prodotto da un archetto circolare, una ruota mossa da una manovella.
L'essenza tecnica pura della Ghironda è appunto la ruota mossa dalla manovella. Allora si può dire che all'esigenza musicale di avere uno strumento musicale che possa produrre un suono continuo assieme ad altri più modulabili si è risposto con l'applicazione della manovella .
Quindi la nascita della Ghironda, dei suoi predecessori, sarebbe dovuta, ovviamente in seguito ad una esigenza musicale precisa, ad una applicazione tecnologica di quel momento storico. Fonti scritte parlano della mola circolare azionata da una manovella come primo esempio di tecnologia del tempo e come secondo proprio uno strumento a corde sfregate da una ruota mossa da una manovella. C'è da notare che il meccanismo della manovella, poi associato alla biella, sta alla base di molte importanti realizzazioni della tecnica medioevale.
Seguendo questa prospettiva ecco che appare come la Ghironda possa avere visto la luce nel quadro più generale della nascente tecnologia medioevale.
Se si inventa qualche cosa è perchè lo si cercava e lo si cercava perche se ne aveva bisogno dice Rene Zosso musicista e suonatore di Ghironda in una vecchia intervista.